Un cinema all’aperto A PEDALI? Efecto Pedal
Il cinema sostenibile che ha bisogno dell'energia del pubblico.
Il Parco delle Sculture di Santiago del Cile è un luogo magico dove da anni prende forma e si evolve il panorama culturale cileno: non è dunque la prima volta che questo spazio si presta a divenire anfiteatro di spettacoli e, all’occorrenza, cinema en plein air.
E fin qui tutto bellissimo, siamo d’accordo, d’altronde ce l’avete pure voi quasi sottocasa un cinema all’aperto, con tanto di candele antizanzare e venditore di snacks dolci a prezzi salati, allora di che vi stiamo a parlare?
Ebbene qui la storia è un pò diversa perchè il film viene proiettato esclusivamente grazie all’energia del pubblico. E non si tratta di applausi o grande trasporto emotivo –che pur aiutano ovviamente-, ma bensì degli energici polpacci di un gruppo di ciclo-cinefili, che si dimenano sul loro mezzo a due ruote per tutta la durata del film. Le biciclette sono infatti collegate a dei trasformatori elettrici che alimentano tutte le macchine audio e video necessarie, e pare che finora tutti i film siano arrivati fino ai titoli di coda senza intoppi né cali di pressione. Ma quanto si pedala?
A dire il vero, vi sono dieci bici guidate dal team organizzatore ed altri dieci attacchi che rimangono invece liberi per i volenterosi che vogliano mettere alla prova il proprio mezzo e le proprie energie e/o smaltire pop corns per il bene della comunità. Gli spettatori meno intraprendenti o quelli un pò più pigri, sono invece spiaggiati sul prato a godersi uno spettacolo che è frutto del connubio tra innovazione e slancio comunitario.
Diego Parodi, che da coordinatore di Efecto Cine ha seguito il progetto Efecto Pedal in plurime città del Sud America, spiega come gli obiettivi dell’iniziativa siano validi e variegati. Le proiezioni sono infatti gratuite ed accessibili ad un ampio pubblico che non solo viene a vedere un’opera cinematografica (prettamente produzioni sudamericane), ma che si trova anche a confrontarsi direttamente con le potenzialità delle energie rinnovabili e le loro molteplici ed efficaci applicazioni.
Un’idea geniale, dunque: sana, culturale e pure sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che da quello sociale (noi ci auguriamo che qualcuno a un certo punto dia il cambio!).
Ora restano solo poche cose da fare:
1. Importare il tutto.
2. Chiedere al maestro Alessandro Pigoni di farci una super lista di film pedalabili.
3. Farsi nuovi amici hipster con barba e polpacci e/o allenarsi su cyclette.