Lirica Ucraina di Francesca Mannocchi | Le memorie “piccole” che compongono il grande Coro della Storia
Lirica Ucraina è il nuovo film documentario della giornalista Francesca Mannocchi, al cinema dal 25 novembre in sale selezionate e in una serie di proiezioni in sala insieme alla regista, dopo essere stato presentato alla Festa del Cinema di Roma a Ottobre 2024.
Lirica Ucraina è un viaggio nelle storie delle persone comuni (non esiste forse termine che non riesca ad apparire banale, ma di questo si tratta). Perché è nelle storie delle persone comuni che si trattiene la memoria. È con le loro parole, quelle dei testimoni e dei sopravvissuti, che si potrà un giorno – si spera presto – rileggere e scrivere la Storia dei crimini di guerra di questa invasione.
Questo docufilm è il terzo di Francesca Mannocchi, reporter di guerra, che ha già prodotto If I close my eyes, per raccontare le storie dei bambini siriani rifugiati in Libano, e ISIS Tomorrow, un lavoro di denuncia che narrando le storie delle figlie e dei figli dei combattenti dello Stato Islamico dimostra che è solo questione di tempo perché questo orrore ritorni.
Lirica Ucraina è un lavoro che mostra e dimostra come l’animo umano venga completamente deformato dalla guerra. La guerra che tira fuori la parte più nobile e generosa dell’animo delle persone, ma anche la più dura. Così, in Lirica Ucraina si investigano i sentimenti dell’odio, del senso di tradimento e della paura.
Ha raccontato Francesca Mannocchi nella presentazione alla stampa:
“Ero in Ucraina prima dell’inizio dell’invasione. Questo mi ha permesso di condividere con il popolo ucraino la dimensione dell’attesa. Mi ha permesso di riflettere sul valore della protezione del passato e su quanto sia cruciale, in guerra, conservare la memoria”
Lirica Ucraina è un viaggio nella Storia dell’invasione russa dal giorno uno. Da quando, quella mattina di febbraio, il suono delle bombe ha svegliato la reporter che già si trovava lì. Quando il suono delle sirene ha richiamato l’attenzione per la prima volta, per poi diventare abitudine.
Attraverso le immagini girate sul campo, il film invita a riflettere esulando dalla semplice cronaca che lo renderebbe inevitabilmente legato agli sviluppi quotidiani del fronte. Quei chilometri presi e ripersi. E poi ripresi. A colpi di bombe e di sangue.
La scrittura di Francesca Mannocchi e Daniela Mustica porta lo spettatore a incontrare le vite e le memorie “piccole” che però, tutte insieme, compongono il grande coro della Storia:
“Ero in Ucraina quando sono state scoperte le fosse comuni di Bucha – spiega Francesca Mannocchi. Sono stata una delle prime giornaliste che si è ritrovata a camminare tra i morti lasciati indietro dalla ritirata dell’esercito russo. E quello è stato il momento preciso in cui ho deciso di girare questo docufilm. Per la prima volta ho visto l’estensione dei crimini di guerra che erano stati compiuti. Crimini che poi avremmo capito essere un metodo preciso di questa invasione”
Quella delle testimonianze raccolte in Lirica Ucraina è, quindi, la più grande forma di resistenza che si possa raccontare. Lo sguardo di Francesca Mannocchi non indugia, non è invasivo. Al centro mette i fatti e le parole. Le infinite distese dell’Ucraina. I suoi ghiacci e le sue primavere.
C’è un momento in cui parla una anziana signora alla quale è stata bombardata la casa. È forte il contrasto tra i fiori che le si appoggiano sulla schiena cadendo dall’albero da frutto in piena esplosione primaverile in giardino e le parole che pronuncia. C’è una vita che continua anche in guerra. Quella della natura e quella di chi resta. O di chi sopravvive.
Il film è accompagnato dalla colonna sonora originale realizzata da Jacopo Incane, Iosonouncane. L’idea di coinvolgerlo a Francesca Mannocchi è venuta dopo aver ascoltato il lavoro fatto nel suo album IRA, di cui vi avevamo parlato qui. Anche in Lirica Ucraina, come in IRA, Incane ha mescolato differenti linguaggi per crearne uno nuovo che possa trasformare la musica in uno strumento stesso della narrazione.
Questo film, prodotto e distribuito da Fandango, è stato scritto e girato dalla giornalista Francesca Mannocchi e dalla editor Daniela Mustica, mentre la produzione esecutiva è di Eleonora Savi ed Ivan Fiorini.
Al momento è nelle sale in una serie di proiezioni con la regista Francesca Mannocchi e in alcune sale selezionate in italia.
Qui il calendario: