Selvaggia, un’avventura ribelle nella corte di Rosalia Radosti | Intervista con l’autrice
C’è chi ha il coraggio di dire no, di prendere decisioni senza aver paura delle conseguenze. Selvaggia, creata dai magici colori e tratti di Rosalia Radosti, è una tipa tosta: non vuole seguire le regole di corte pur essendo figlia del Re perché l’amore per la natura e la libertà valgono più di qualsiasi pretendente. Eppure a volte credere nei propri principi significa fare scelte difficili, affrontare più ostacoli di quelli che invece si sarebbero sorvolati scegliendo la via più semplice o quella che la società preferisce. E cosa succede poi quando qualcuno si dimostra per quello che non è?
Dopo la meravigliosa avventura vissuta con Le figlie di Ys, ReBelle Edizioni porta in libreria un’altra storia tutta al femminile dove la forza di credere in se stesse è più forte di qualsiasi cosa. È una narrazione ambientata nel passato, forse secoli fa, ma che tavola dopo tavola risulta molto più attuale di quanto potremmo immaginare. È un’avventura scritta da chi ama le storie, edita da chi adora diffonderle e pronta ad essere accolta da tantissimi lettori che sapranno cogliere la poesia di una principessa non diversa: semplicemente viva.
Con tutte queste sfumature di racconto e lettura, non potevamo che farci incuriosire da quest’avventura e chiedere direttamente a Rosalia Radosti di raccontarci come è nata Selvaggia.
Ciao Rosalia, che bello averti con noi! Ci racconteresti come è nata Selvaggia e l’emozione di avere fra le mani un coloratissimo ed elegante esordio?
Grazie! Selvaggia è nata un po’ per caso, con un’immagine di lei, e chiedendomi cosa poteva succedere a questo personaggio la storia è venuta fuori, prima dal finale e poi nella sua interezza. Da illustratrice mi era già capitato di avere tra le mani un libro a cui avevo lavorato, ma questa è la prima volta che ho un lavoro fatto interamente da me, con una storia voluta e amata tanto, e Rebelle Edizioni è stato un editore perfetto perché ha colto in pieno lo spirito della storia e ha supportato ogni scelta con amore incondizionato è una visione grafica perfetta.
La storia di Selvaggia è ambientata in un passato fiabesco, dove il mondo delle corti e dei sovrani sembrano così lontani dall’attualità. Eppure il suo modo di essere ci insegna che oggi più che mai abbiamo bisogno di credere in ciò che facciamo: quali legami ha Selvaggia con la realtà?
Senz’altro ha molto di me, sono sempre stata per gli altri quella “strana”, quella “fuori luogo” fin da piccolissima, e di questo ho sofferto molto. Penso che siano tante le persone che vivono questa condizione in cui per la società sei sbagliat*, anche se poi alla fine non lo sono affatto, semplicemente è la società che si basa su dogmi che ormai non hanno più senso di esistere.
ReBelle Edizioni sta portando in libreria delle storie con un taglio molto preciso: quali valori condividi con la casa editrice?
Io con Rebelle condivido tutto, questo taglio improntato molto sulle donne, la loro visione estetica, e amo tantissimo il loro entusiasmarsi come bambini di fronte alle opere o gli artisti che hanno tra le mani. Il loro punto di forza, che poi è quello che cerco di avere anche io, è che valutano le storie in primis come amanti dei libri, amano le storie, ed è la prima qualità che dovrebbe avere un editore, ma non sempre si trova.
E tornando a parlare di Selvaggia, quali leggende hanno ispirato la sua storia?
Nessuna leggenda, semplicemente sono da sempre un’amante delle fiabe, quelle classiche non della Disney, che pure apprezzo ma che ha un modo molto diverso di raccontare. La fiaba classica è cruda e nelle epoche passate aveva il compito di parlare dei pericoli in cui potevi incorrere, cosa che ho cercato di mantenere.
Come ti sei avvicinata a questo stile artistico? Hai dei punti di riferimento nel mondo dei fumetti?
Nei fumetti amo talmente tanti artisti e autori che non basterebbe un libro per elencarli, ma sicuramente Pedrosa e Lafebre sono due autori che porto nel cuore. Ma io vengo dall’illustrazione e i miei riferimenti artistici sono Edmund Dulac, Aleksander Lindeberg e il pittore Vrubel.
E una domanda che per SALT non può mancare mai: cos’è per te il Sale della Vita?
Sicuramente fare il lavoro che piace e viverlo con gioia ed emozione in ogni sua fase!
Titolo | Selvaggia
Autore | Rosalia Radosti
Casa Editrice | ReBelle Edizioni
Anno | 2022