Come la gente normale di Hartley Lin: i millennials sono ancora qui

Come la gente normale di Hartley Lin: i millennials sono ancora qui

Ci sono diversi passaggi che avrei voluto sottolineare nei balloon di Come la gente normale di Hartley Lin, primo graphic novel del fumettista canadese classe 1981. Quello che alla fine mi si è incollato addosso più di altri è così semplice eppure doloroso, un pugno in un occhio per chi continua a credere che 30 is the new 18, ma mannaggia ai millennials che come me stanno ormai invecchiando. La frase scelta non porta con sé molto ottimismo e suona più o meno così:

È troppo tardi per ricominciare.

Frances Scarland è la giovane paralegale che lavora in uno studio di avvocati molto noto nel centro di Toronto. È sveglia, sensibile e pronta a fare sempre la cosa giusta nel modo più corretto possibile. Gli esami dell’università non li ha completati, non tutto è andato come sarebbe dovuto andare nella sua carriera da studentessa eppure eccola lì: dove tanti non sono riusciti, lei non solo ci è arrivata ma sta anche riuscendo ad arrivare oltre, dove mai avrebbe immaginato. Fortuna, arguzia, giusto approccio: possiamo mettere in tavola tutte le carte che vogliamo ma Frances sta per imboccare un’autostrada che potrà portarla a un futuro economico più sicuro e concreto e, non a caso, proprio mentre la sua coinquilina, Vickie Griffin, sta per diventare la star di Hollywood che ha sempre voluto essere.

LEGGI ANCHE  La vita con Mr. Dangerous | Paul Hornschemeier

Due ragazze, quindi, con due anime differenti che però guidano entrambe a focalizzarsi completamente sul lavoro, su quel mondo che ti ribadisce che sono solo le otto di sera: è ancora presto per lasciare l’ufficio. Come siamo arrivati qui? Dove è finita la nostra vita privata così distaccata da ciò che il nostro job title mostra di noi? Forse il segreto è sempre tutto lì, nel non farsi domande per vivere meglio degli altri ma Frances questo ancora non l’ha capito, sa che nuota in un oceano di squali pronti a scoraggiarla ad ogni minimo accenno di passo falso e ciò continua a sembrarle assurdo. 

“Sono tutti così ossessionati dallo spaccare culi… Mi fa venire la nausea!”

Tuttavia la vita ci insegna che o si impara a nuotare o si è destinati ad affogare. Anche il più eterno adolescente deve fare i conti prima o poi con l’affitto da pagare, il bisogno che si nasconde nel nostro DNA di mettere delle basi da qualche parte, non necessariamente per fare una famiglia ma anche solo per sentirsi ancorati a qualcosa di vero e reale: che sia un lavoro, poi, è tutta un’altra storia. Perché uno degli spunti di riflessione che nascono da Come la gente normale è: come si finisce a vivere la propria vita privata concentrati su ciò che succede in quelle più di 8 ore al giorno in ufficio? Siamo forse la generazione che ha potuto davvero sognare il lavoro della vita eppure siamo anche quelli che con i dovuti supporti (studio matto e disperatissimo in primis) siamo riusciti a malapena a fare un tirocinio nel settore che volevamo: siamo rimasti ancorati ai sogni mentre diventiamo bravissimi nei nostri piani B.

Non lo so se voglio litigare o fare pace con Frances, soprattutto con le sue decisioni nelle ultime pagine del fumetto. Il fatto che un graphic novel smuova così tanti sentimenti in un lettore è la prova che non solo Hartley Lin ha costruito una storia reale, moderna ma soprattutto attuale, ma è anche riuscito a dare vita a dei personaggi che potrebbero essere il nostro ex compagno di università, la ragazza seduta al nostro fianco in classe alle superiori, l’amico d’infanzia perso durante l’adolescenza e l’unico ragazzo che abbiamo amato ma non ce ne siamo mai accorte.

LEGGI ANCHE  Di Piccoli Furti e il mondo della Pubblicità

Edito da Edizioni BD, questo viaggio nel mondo del lavoro di oggi è il racconto di un disordine mentale in una rigidità tangibile che è la società stessa, uno spazio troppo formale e freddo che è ben rappresentato dalle linee nette degli edifici rappresentati nelle tavole. Incredibile, poi, come la vita lavorativa sia rappresentata proprio dall’architettura della città e dei suoi palazzi con uffici al ventitreesimo piano, diventando lo sfondo dei dialoghi e delle scene di Come la gente normale, una presenza costante ad indicare ciò che ci turba e ci attira allo stesso tempo.

Un’ultima domanda sorge spontanea: chi è alla fine la gente normale? Chi ha sempre sognato di realizzarsi e ce la fa o chi invece ha inseguito piani diversi e riesce comunque in quelli? E chi continua a sognare altro chi è? Hartley Lin non ci dà una risposta ma una cosa ce la insegna: alla fine è sempre tutta una questione di equilibrio.

LEGGI ANCHE  "Va tutto bene" di Alberto Madrigal

 

Titolo | Come la gente normale

Autore | Hartley Lin

Casa Editrice | Edizioni BD

Anno | 2020

 

 

Anche tu puoi sostenere SALT! Negli articoli dove viene mostrato un link a un prodotto Amazon, in qualità di Affiliati Amazon riceviamo un piccolo guadagno per qualsiasi acquisto generato dopo il click sul link (questo non comporterà alcun sovrapprezzo). Grazie!

NO COMMENTS

Leave a Reply