6 artisti per “Le 5 fasi”
In questo ultimo mese circostanze personali e la notizia dell’improvvisa scomparsa di AkaB, nome d’arte di Gabriele Di Benedetto, mi hanno portato ad avvicinarmi a una lettura che avevo sempre rimandato, un poco impaurita dalla sua mole e dall’implicita promessa di amare riflessioni. “Le 5 fasi” (Edizioni BD) nasce nel lontano 2011 dalle mani del Collettivo Dummy, una collaborazione tra autori dalla fortissima personalità quali Officina Infernale, AkaB, Alberto Ponticelli, Squaz, Tiziano Angri e Ausonia. Il prodotto creato da questo calderone di artisti è un fumetto dal formato inusualmente grande, difficilmente si riesce a trovare una collocazione adatta in una libreria dalle dimensioni normali, stampato su una carta patinata di altissima qualità, insomma un vero e proprio “piece of art”, le cui pagine sono state davvero meravigliose da esplorare al buio, con l’aiuto di una piccola lampada. Ma non solo, in occasione dell’uscita del volume gli artisti lo hanno accompagnato in giro per l’Italia con una mostra itinerante, a cui ahimè non sono andata. Insomma, un’esperienza artistica a 360° che riflette perfettamente la poliedricità dei suoi creatori.
Come intuibile “Le 5 fasi” tratta delle famose cinque fasi dell’elaborazione del dolore teorizzate per la prima volta da Elisabeth Kubler-Ross: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione e accettazione. Il volume le tratta una per volta, con cinque singoli racconti (Alberto Ponticelli-negazione, Officina Infernale-Rabbia, Squaz-patteggiamento, AkaB-depressione, Tiziano Angri-accettazione) uniti da una cornice realizzata da Ausonia. Sorprendentemente la commistione di queste sei personalità forti e dallo stile così marcato e radicale non stona, anzi, ogni racconto arricchisce il quadro generale, mentre la cornice fotografica contribuisce in modo fondamentale a rendere scorrevole e uniforme la lettura e a prendersi un attimo di respiro per riflettere tra i vari racconti così ricchi di tensione.
Ad Alberto Ponticelli tocca il compito di introdurci a N, il protagonista di tutte le storie, un uomo che in realtà è mille uomini diversi e che nella prima storia, sulla negazione, si è isolato completamente dal mondo che lo circonda, intrattenendo dialoghi interiori surreali solamente con un satellite sovietico dall’evocativo nome di Laika. L’N di Ponticelli ha a tal punto annullato se stesso da non provare neanche a reagire durante gli incontri di combattimento a cui partecipa e da ignorare completamente il dolore che deriva dai colpi degli avversari. I disegni di Ponticelli, con le matite volutamente ben evidenti al di sotto dei colori in trasparenza, alimentano in maniera fondamentale le atmosfere cupe e desolate dell’intera storia e aggiungono interessanti contorni e linee ai volti dei protagonisti, compensando impeccabilmente i testi ridotti al minimo.
Officina infernale, a cui è stata affidata la fase della rabbia, ripesca personaggi e atmosfere del suo Iron Gang per presentarci il suo N, un combattente di Lucha Libre chiamato El Poderoso Mr N intrappolato in in una frustrante spirale di sconfitte sul ring causata dall’aver perso la donna che amava. L’unica soluzione sembra un vero e proprio patto con il diavolo, El Diablo, che, come tutta la letteratura di genere insegna, non può che portare al fallimento. El Poderoso Mr N perde il controllo e viene condannato alle pene dell’inferno. Lo stile di Officina Infernale è infarcito di tantissime tecniche diverse, dalle colorazioni che vanno dall’acquerello all’aerografo, all’utilizzo di collage e retini, alle macchie vere e ai graffi sulla tavola finita. Il risultato è una tavola dai segni rabbiosi per una storia dai ritmi serrati e frenetici, che ben rappresenta la fase della rabbia.
L’N di Squaz è il protagonista della fase del patteggiamento. In questa storia i ritmi rallentano un poco anche grazie ai disegni più stilizzati e alle tavole meno “affollate” che caratterizzano il lo stile dell’autore. L’N di Squaz è un architetto che si trova bloccato in una condizione di di annichilimento del mondo in cui vive, colpito da un terremoto, e della propria vita personale, stravolta da una malattia che lo ha portato alla cecità. L’affrontare la ricostruzione materiale, grazie al suo lavoro, tuttavia, non significa che l’uomo sia in grado anche di risolvere i suoi problemi personali. La storia è una lunga parabola di autocommiserazione e sensi di colpa, che il protagonista cerca di utilizzare a proprio vantaggio con l’ex fidanzata, colpevole di essersi rifatta una vita al di fuori di lui.
La depressione è affidata ad AkaB che fa parlare il suo N attraverso un lungo e disperato monologo interiore, dove ogni istante sembra dilatato all’infinito, anche grazie alle tavole che sono state realizzate con disegni pensati ed eseguiti singolarmente. A completare il quadro ci sono queste immagini, ricche di dettagli inquietanti, particolari disturbanti ed elementi sessuali, che arricchiscono di tensione l’atmosfera, già dominata da lunghe frasi ripetitive e alienanti. Il risultato è il ritratto di un mondo interiore completamente chiuso a qualsiasi forma di speranza. Probabilmente è questa la storia che a livello emozionale domina l’intero volume.
Infine, Tiziano Angri ci presenta un N ormai devastato nella mente e nel corpo da un’ipotetica malattia derivante dall’esposizione a un inquinante industriale, malattia che sta devastando un’intera comunità. Il malato ha quindi accettato il suo destino e, con la mente libera grazie agli anestetici, rivive momenti fondanti della propria esistenza prima di abbandonarsi al nulla. I disegni sono ricchissimi di dettagli esaltati dalla china nera che delinea impressionanti uomini ridotti a niente più che un mucchio di vasi sanguigni e nervi. Anche in questo caso il clima è cupo e claustrofobico e rispecchia benissimo la condizione del protagonista, una mente imprigionata in una testa gigante sopra un corpo in decomposizione.
Questo fumetto è un viaggio intenso e complesso, da affrontare con il giusto stato d’animo per non venire travolti dalla sua forza espressiva. La collaborazione tra questi autori dalla voce forte e chiara non mette in ombra nessuno, anzi, il contributo di ognuno serve a mettere in risalto quello degli altri. Ho scelto questo volume, più che altri, per ripensare al contributo di AkaB in questa meravigliosa forma d’arte che è il fumetto, perché è stato un artista poliedrico con una forte visione e uno stile inconfondibile, ma anche, e forse soprattutto, un catalizzatore di idee, progetti e collaborazioni, che hanno arricchito artisti che hanno avuto l’opportunità di lavorare con lui e che hanno arricchito anche noi lettori che abbiamo avuto la fortuna di incontrare un suo lavoro sulla nostra strada.
Titolo: Le 5 fasi
Autori: Ausonia, Alberto Ponticelli, Officina Infernale, Squaz, AkaB, Tiziano Angri
Casa Editrice: Edizioni BD
Anno di pubblicazione: 2011