Una nuova vita per Kris Kool
Per la prima volta il cult di Caza tradotto e restaurato per un'edizione italiana
Era la Parigi degli anni ʻ60, quella del fermento giovanile, della ribellione, degli artisti indipendenti. Proprio in quelle strade, in una Francia che negli anni immediatamente seguenti avrebbe vissuto lʼesplosione della bande dessinée, un grafico pubblicitario, Philippe Cazaumayou, decide che è venuto il momento per lui di fare un grande salto e pubblicare il suo primo racconto a fumetti.
Ma si sa, le grandi storie sono anche il risultato di incontri fortunati: nel suo percorso verso la pubblicazione, infatti, Caza, è così che verrà poi conosciuto il novello fumettista, incontra un editore davvero speciale, Eric Losfeld, il quale si diletta nel pubblicare materiale controverso, irriverente, scomodo.
Perché il primo fumetto di Caza, “Kris Kool”, è proprio figlio del suo tempo: un racconto fantascientifico a tinte fortemente erotiche. Sono racconti come questo che piacciono a Losfeld, racconti che pochi altri avrebbero avuto il coraggio di avere nella proprio catalogo, e forse proprio per questo che lʼopera non uscì mai dalla Francia e restò senza traduzioni per i successivi 50 anni.
Abbiamo parlato di incontri fortunati? Cʼè un secondo incontro fortunato in questa storia. Quello tra Christian Marra, fondatore della casa editrice Passenger Press, e le tavole di “Kris Kool” che girano su internet da quando lʼopera è diventata un cult. Caza, infatti, come prevedibile dopo un inizio così, oserei dire, sgargiante, è in seguito diventato una delle colonne portanti delle celebri riviste francesi di settore, parlo di “Totem”, “Métal Hurlant” e “Les Humanoides Associés”, e la rete ha cominciato ricercare i suoi primi lavori, al punto che lʼautore stesso si era messo a vendere online copie pdf del suo “Kris Kool”. Ma, stavo dicendo, Christian Marra vede queste tavole e decide che vuole essere il primo a tradurle per ripubblicarle per la prima volta dopo 50 anni.
Inizia quindi un lungo e certosino lavoro di restauro. Infatti gli originali di queste tavole sono in bianco e nero con le indicazioni per la colorazione finale per la tipografia, come era dʼuso fino allʼavvento della colorazione digitale. Christian trova un raro esemplare della prima edizione in una libreria antiquaria a Stoccolma e da lì comincia a studiare meticolosamente ogni singola campitura.
Perché questa nuova edizione non è solamente la riproduzione di quella prima edizione: le tavole vengono nuovamente colorate per ridare vita e splendore ai meravigliosi, sargianti e saturissimi colori che riescono ad ubriacare la vista ad ogni pagina. E questa libagione di colori viene ulteriormente esaltata dalla scelta di una bellissima carta spessa e opaca, un risultato che sicuramente ripaga lʼinvestimento.
E con la traduzione di Leonardo Valenti, rispettosa del carattere molto spontaneo dei dialoghi originali è nata quindi la prima edizione di sempre di “Kris Kool”, venduta inizialmente in anteprima con 150 copie numerate e autografate e attualmente disponibile sul sito di Passenger Press. Inutile dirvi che io mi sono accaparrata lʼedizione limitata con tanto di stampa altrettanto supercolorata esclusiva.
Ma chi è questo Kris Kool? È un avventuriero, pilota di navi spaziali, abitante della terra in un futuro non ben definito, che si trova invischiato in un affare non molto lecito ad opera di mercanti del sesso interstellari. Durante una rocambolesca fuga, dove Kris Kool attraverserà dimensioni improbabili e spazi non euclidei, si imbatte nelle leggendarie Donne Fiore di Venere e decide di godere appieno di quel loro mondo di delizie, in un lungo capitolo fortemente erotico, e al tempo stesso le aiuta liberandole dal mercante che vorrebbe renderle schiave.
Il volume è una successione di vicende strambe, ambientate in luoghi fantasiosi e inusuali e ricche di dialoghi stranianti. Lʼesperienza di Caza come grafico pubblicitario arricchisce sicuramente le tavole, dove spesso delle scritte a caratteri cubitali originali fanno proprio parte della composizione e non hanno solo funzione onomatopeica. Ogni ambientazione ha una sua propria paletta di colori e, quindi, troviamo, ad esempio, una delle dimensioni di Venere popolata da costrutti astratti ricca di toni freddi e meno saturi, mentre la terra delle Donne Fiore è un turbinio di colori caldi, dove rosa e rosso vanno per la maggiore.
Non è certo una storia convenzionale quella di Kris Kool, né una che siamo più abituati ad affrontare, noi che non abbiamo vissuto in quegli anni di fermento artistico. Tuttavia, la sua vitalità ed esuberanza è ancora evidente e la psichedelia che popola queste mattissime pagine è, incredibile a dirsi, una ventata di aria fresca, pur trattandosi di unʼopera di 50 anni fa, in un mercato che troppo spesso ci propina opere sempre uguali dellʼultima star di Instagram.
E sicuramente unʼedizione che merita il posto dʼonore nella mia libreria.
Titolo: Kris Kool
Autore: Philippe Cazaumayou
Anno di pubblicazione (edizione italiana): 2019
Casa editrice (edizione italiana): Passenger Press