Iron Kobra, un nuovo livello di graphic novel?
Il fumetto di cui vi parlo oggi mi regala la preziosa occasione di condividere con voi una realtà davvero molto interessante e prolifica: Progetto Stigma, un collettivo di autori, prevalentemente provenienti dal panorama indipendente, accomunati dai tratti forti, le narrazioni radicali, le atmosfere grottesche, i toni rivoluzionari. Il progetto, nato meno di due anni fa grazie anche alla collaborazione con Eris Edizioni, ha già all’attivo 6 libri pubblicati e 6 volumi “speciali” che erano regalati esclusivamente durante le prevendite. Ho sempre apprezzato i loro lavori, ma l’ultimo fumetto, in particolare, mi ha attirato dal primo momento in cui ho visto le anteprime online e ho deciso che proprio non mi sarei persa la prevendita. “Iron Kobra” è il sesto titolo di Stigma ed è la seconda collaborazione tra gli autori del progetto, dopo “Rubens” uscito a novembre 2018, e vede, per citare proprio il volume, alla voce AkaB e alla musica Officina Infernale.
Trovo davvero molto intrigante che quest’opera sia definita, senza alcun dubbio dopotutto, un fumetto, perché né la sua nascita né la sua forma finale si possono dire “canoniche”. Prima di tutto il processo di produzione del volume è stato inusuale: Officina Infernale ha ideato il concept e prodotto le tavole mute e solo successivamente AkaB ha riempito i balloon lasciati vuoti con il testo (“Ho cercato di usare le tavole di Officina Infernale come se fossero musica…e ci ho cantato” dice AkaB nella postfazione di Alessandro Baggi). Non ho scelto la parola PRODOTTO per nulla: nelle tavole non c’è nulla di realmente “disegnato” dall’artista, ma la composizione dell’immagine è ottenuta esclusivamente tramite collage, fotomontaggi e sperimentazioni grafiche e questa è la seconda, e davvero caratterizzante, particolarità.
La parola migliore che mi viene in mente per descrivere l’effetto visivo finale è POTENTE. Durante la lettura si viene letteralmente investiti dalle grandi campiture piatte coloratissime, dagli enormi caratteri testuali che spesso fanno da sfondo alle vignette, dall’intelaiatura esagonale e dalle atmosfere psichedeliche e costantemente sopra le righe. Le suggestioni spaziano dal mondo della pubblicità al fumetto classico nordamericano, dalla pop art alla pittura religiosa medievale. E non stupisce che, ispirato da tali fortissimi impulsi visivi chiaramente sotto l’effetto di qualche doping , AkaB abbia tirato fuori una contorta storia di spionaggio, dove un improbabile agente segreto affronta, livello dopo livello, un contorto esperimento scientifico per testare una futuristica tuta che ne potenzia le capacità fisiche e mentali.
Ma questa pompatissima spy story, dove il personaggio principale è praticamente sempre e costantemente di corsa tra un livello e l’altro come in un cacofonico videogioco platform, si allontana decisamente dal suo stereotipo mettendo in gioco personaggi che eccedono nell’interpretazione del loro ruolo. Il protagonista è addirittura votato non solo alla sua missione ma alla ricerca della verità (quella con la V maiuscola) e i personaggi dei piani alti non sono semplicemente i direttori di questo contorto esperimento multilivello, ma si rivelano possessori di forze che influenzano direttamente anche la realtà esterna. Il tutto viene comunicato attraverso frasi sempre ad effetto, somiglianti spesso a veri e propri statements e che, come tutti i modi di dire, analizzati perdono molto del loro significato. Questa riflessione dopotutto è contenuta anche nella storia stessa come a sancire definitivamente quanto sia priva di significato tutta questa falsa cultura preconfezionata.
L’effetto finale è paradossale e caotico e mette bene in evidenza quanto assurda e fine a se stessa sia questa retorica della lotta tra buoni e malvagi che costantemente ci viene propinata in tante declinazioni, ma molto poco alterata nella sua essenza. La conclusione è un finale doppio aperto, dove non si sa cosa sia realtà cosa sia simulazione, dove il nostro paladino cercatore di verità altro non è, sembra, che un banale agente assicurativo, soggiogato dagli stessi nemici che ha combattuto, e dove tutta questa incessante lotta e tutto questo dinamismo esasperato si risolvono nell’annichilimento dentro la vastità del cosmo.
Titolo: Iron Kobra
Musica: Officina Infernale
Voce: AkaB
Casa Editrice: Eris Edizioni
Anno di pubblicazione: 2019