GiveMe5 (Roba Italiana Fresca Edition) | Vol. 149
“Esiste da sempre, la incontriamo tutti prima o poi
È l’unica oltre l’amore
Che dice davvero chi siamo
A tutti gli altri uomini come noi
È quella che ci divide
Tra chi simpatizza con chi vince e dall’altra parte
Ovunque da sempre e per sempre
Chi simpatizza con chi perde”
Così canta Giovanni Truppi in L’unica Oltre l’Amore, esplicitando il concetto che è la mia bussola nei rapporti personali e nell’osservazione del mondo. La trovate in playlist.
Questa introduzione non c’entra però nulla con la quanto vi propongo. La playlist è piuttosto guidata da due criteri ed altrettante eccezioni:
Criterio 1) Musica italiana uscita da Settembre 2018 in poi.
Criterio 2) Musica che mi piace.
Eccezione 1) Ci sono cose degli Zen Circus uscite molto tempo prima…ma il Best Of è uscito post-Sanremo: scacco matto continuum spazio temporale.
Eccezione 2) Ci sono i White Lies che proprio italianissimi non sono. Ma mi piacciono molto quindi ME NE FREGO (questo per necessità di cerchiobottismo dopo l’apertura da elettore di Potere Al Popolo citando Truppi).
Nel panorama attuale dell’ITPOP, dove riempire i palazzetti con due album alle spalle è ormai la regola, credo sia parecchio difficile distinguere tra qualità e moda. E visto che io non sono Stefano Arbiter Qualitatis, ho accettato di buon grado questa difficoltà e quindi troverete dentro pure qualche skrt skrt dei nostri amici trapper.
In questo viaggio lungo l’Italia c’è spazio per il nord-est con i testi generazionali di Dutch Nazari e la poesia dei Tre Allegri Ragazzi Morti, per l’amata-odiata metropoli meneghina di Gue Pequeno, Mahmood, Myss Keta, Coma_Cose e Canova, per il Piemonte dei Subsonica e di Giorgio Poi (novarese di nascita). Ovviamente a farla da padrone è Roma con i suoi Calcutta, Franco126, Carl Brave, lo splendido ClaVdio (che con sta V sembra fascio ma non è), Gemitaiz, Coez e I Cani. Capatine al sud invece solo per Truppi (Napoli) e Salmo (nella mia testa la Sardegna è sud).
La playlist sarà aggiornata con Costanza, amica mia di lunga data, man mano che il mio giudizio sindacabilissimo scoprirà novità al bancone del fresco.
Stefano Davico