Give Me 5 (Hoppípolla Edition) | vol. 126
Lunedì mattina, 30 luglio.
Milano, interno giorno, centordici gradi.
Ma andare in Islanda no?
Ed è subito Sigur Rós, subito Hoppípolla, subito Hoppípolla-box e la loro idea di cultura per corrispondenza.
Mesi fa vi avevamo raccontato la loro storia, stamattina ve la facciamo ascoltare.
Se fosse possibile descriverla in musica, come sarebbe la cultura concentrata in una piccola scatola di cartone?
Stamattina lo scoprirete.
Occhi chiusi, alzare il volume, prego.
Sigur Rós , Hoppípolla
La canzone a cui ci siamo ispirati per il nome del nostro progetto non poteva che aprire la nostra playlist: all’epoca (circa due anni fa, ormai) eravamo alla ricerca di una parola che avesse un bel suono, facile da ricordare, allegro, famigliare, in un certo senso.
Hoppípolla era perfetta, perché è il titolo di una canzone che bene o male tutti quelli della nostra generazione si ricordano e ha un significato giocoso, che evoca allegria e senso della sorpresa, cioè “saltare nelle pozzanghere”.
Corona, Rhythm of the night
Non importa che ormai abbia più di 30 anni, per me estate fa rima con musica dance anni ‘90. Avevo 8 anni e, mentre giravo in bicicletta per le strade del mio quartiere, venivo raggiunto ogni sera dalla musica di Corona. Usciva da tutte le finestre dei vicini, costantemente spalancate per il troppo caldo, in un’epoca in cui l’aria condizionata era l’eccezione. Rhythm of the night è un viaggio nel tempo: ogni tanto capita che in qualche locale in riva al mare un dj la selezioni o che qualche stazione radiofonica in preda alla nostalgia la usi come apertura di una playlist revival. Ed è subito Festivalbar 1993, Amadeus e il codino di Fiorello.
Fluid To Gas, Moving Road Dub
Quando si avvicina agosto, il mio pensiero va a un’estate di 10 anni fa, quando ho scoperto, a casa del ragazzo che avevo da poco iniziato a frequentare, il disco dei Fluid To Gas. Quell’estate passammo molti giorni insieme: la mattina entrambi dovevamo alzarci per andare a lavoro e questo cd suonava nello stereo, puntuale alle 7. Le note del basso di Moving Road Dub erano la mia sveglia e da allora mi hanno dato il buongiorno un sacco di volte, accanto a quel ragazzo.
[incredibilmente non ancora su Spotify, ma su Bandcamp: https://fluidtogas.bandcamp.
Angel Olsen, All right now
Per me l’estate è una stagione malinconica e per prepararsi all’August Blues non c’è nulla di meglio di una canzone di Angel Olsen: che ti piaccia l’estate oppure no, la sensazione che ti coglie ad agosto è sempre quella, una strana malinconia che somiglia un po’ alla sensazione che si prova la domenica sera, quando il weekend sta per finire.
Bob Dylan, Pat Garrett & Billy the Kid Theme
Questa estate ho preso un impegno con me stesso: qualche ora di lavoro in meno e qualche ora in più da dedicare alla mia grande passione per il cinema. Comincerò guardando per l’ennesima volta tutta la filmografia di Sam Peckinpah, regista di Pat Garrett & Billy the Kid, per il quale Bob Dylan curò la colonna sonora.
Bonus Track?
Pink Martini, Sympathique
Nel 2013 un brano del 1997 di una band di Portland era diventato la colonna sonora della nostra estate. Eravamo lo staff de “L’Usignolo”, un bar appena aperto nella meravigliosa cornice di un giardino storico del centro Italia. Ma faceva troppo caldo e non avevamo nessuna voglia di lavorare. Avevamo solo voglia di fumare e di dimenticare.
Je ne veux pas travailler
Je ne veux pas déjeuner
Je veux seulement l’oublier
Et puis je fume
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