Indomite: donne con due ovaie così
Per l'8 Marzo BAO ci fa l'unico regalo sensato, un fumetto!
Sembra impossibile, ma sono 111 anni che si celebra la Giornata Internazionale della Donna e tutti i giorni, ancora, si leggono notizie che riguardano violenze e abusi contro noi donne. Ma non c’è bisogno di scomodare la cronaca nera per scovare le ingiustizie, dopotutto nel Bel Paese, che pur si vanta tanto di apprezzare il “gentil sesso”, ad esempio siamo ben lontani dal raggiungimento dalla parità dei diritti, primo tra tutti la parità di stipendio tra uomo e donna. E se spesso sembra che sia più importante il dibattito tra lo stabilire il perché la Festa della Donna ricorra proprio l’8 marzo rispetto all’intavolare un vero dibattito sulla parità dei diritti , è perché ci si dimentica che furono proprio le donne con la loro grande manifestazione che, in un lontano 8 marzo 1917, posero le basi di quella che sarà poi la Rivoluzione Russa e perché ci si dimentica che forse, ogni tanto, il “gentil sesso” di gentile proprio non vuole avere niente.
È sempre in occasione di una protesta che il fumetto che recensirò oggi ha visto la luce per la prima volta. Dovete sapere che anche nel mondo del fumetto per le donne non ha sempre girato molto bene, infatti proprio al Festival Internazionale di Angoulême 2016, una delle più importanti manifestazioni a tema fumetto del globo, ci sono state tantissime proteste sul fatto che nella selezione dei 30 autori finalisti per il Grand Prix non comparisse neanche una donna. Quale migliore occasione per Pénélope Bagieu per pubblicare la prima di una serie di storie di donne straordinarie? Da gennaio a ottobre 2016 il suo blog, ospitato dal sito di Le Monde, più o meno ogni lunedì ha ospitato le storie di queste 30 donne forti, testarde, rivoluzionarie, intelligenti, intraprendenti, che poi sono state raccolte in due volumi da Éditions Gallimard e, da oggi, tradotte per la versione italiana da BAO Publishing.
Leggendo il primo volume di “Indomite” (Culottées nella versione originale), ho scoperto la storia di un’imperatrice cinese, una sciamana-guerriera nativa americana, un’esploratrice, una ballerina pioniera dei diritti delle donne, una capa-tribù dell’Angola, un’illustratrice visionaria, un’imprenditrice barbuta e addirittura di una donna nata sfortunatamente nel corpo di un uomo. Le loro vite sono presentate quasi come delle fiabe, anche grazie ai coloratissimi disegni molto stilizzati, e raccontate con un tono molto leggero e scanzonato. Purtroppo le vite di queste donne sono fiabe solo in apparenza: tutte loro devono combattere difficilissime battaglie per guadagnarsi il loro ruolo di protagoniste nella loro stessa vita.
L’autrice è sempre lucidissima nel raccontare tutte le disavventure e tutte le difficili scelte (e i crimini) di queste donne, mettendo da parte i moralismi e le edulcorazioni. Il risultato è una raccolta di storie vere, in cui è facilissimo identificarsi e commuoversi. Ho apprezzato moltissimo che l’autrice non nascondesse le vicende più ambigue e anche violente, ma, anzi, che le abbia riportate con fedeltà, perché queste contribuiscono a tratteggiare dei personaggi complessi e sfaccettati, molto più reali ed umani, invece che semplici protagonisti di moderne agiografie femministe idealizzate (il rischio era davvero dietro l’angolo). A pensarci bene, se guardiamo alle grandi personalità maschili della storia, è difficile individuarne una che, in un momento della sua vita, non abbia commesso azioni più o meno opinabili dal punto di vista morale, ovviamente con le debite contestualizzazioni storiche. Non mi sorprende, quindi, che in un libro che raccoglie le vite di donne Indomite, appunto, contenga anche qualche omicidio di troppo.
Questo fumetto non è una semplice raccolta di parabole educative, ma è piuttosto un filo conduttore tra le vite di queste 15 donne, così diverse eppure così simili nella caparbietà che hanno dimostrato nell’affermazione di loro stesse. E se il titolo italiano “Indomite” riflette appieno la loro forza, forse perde quella sfaccettatura di sfrontataggine che possedeva il titolo originale, perché troppo spesso le donne sono state considerate insolenti per il semplice fatto di voler fare quello che desideravano. Forse anche noi ci siamo dimenticate il vero significato dell’8 marzo, che è nato come un’occasione di rivendicazione per i nostri diritti, non per permettere agli uomini una facile espiazione di fiori e cioccolatini (fossero almeno fumetti dico io…). Un fumetto da leggere e far leggere, perché fino a quando una ragazza verrà considerata sfacciata perché indipendente, o sarà considerata una proprietà dal suo uomo, fino a quando saremo cittadine di serie B tutte noi dovremo sempre combattere le nostre battaglie e, magari, potremmo farci ispirare da qualcuno che queste battaglie le ha affrontate e, in qualche caso, non ha avuto paura di perdere anche la vita per esse.
Titolo: Indomite
Autrice: Pénélope Bagieu
Casa editrice della versione italiana: BAO Publishing
Anno di edizione della versione italiana: 2018