Blind Vaysha | Theodore Ushev e l’importanza del presente
Blind Vaysha, nominato agli Oscar 2017 nella categoria Miglior cortometraggio d’animazione, racconta la storia di una giovane ragazza nata con un occhio verde e un occhio marrone.
Il regista Theodore Ushev ha stimato di aver realizzato tra 12.000 e 13.000 disegni per il film in soli 6 mesi. Inoltre ha cercato di riprodurre gli effetti visivi della tecnica dell’incisione senza mai usare il comando “annulla” sul suo computer mentre disegnava perché “con l’incisione in linoleum una volta che la tua mano incide la tavola, è fatta. Non è più possibile riposizionare il nero: questo crea una sensazione naturale dell’impreciso, degli errori e della santa imperfezione dell’immagine, che è la base di ogni creazione“.
Ma il tratto non è l’unica cosa di impreciso ed imperfetto nella storia di Vsysha. Infatti, come in una maledizione terribile, l’occhio sinistro della protagonista vede solo il passato mentre quello destro solo il futuro.
La visione divisa di Vaysha le impedisce di avere una concezione d’insieme della realtà e di abitare nel presente e per questo viene soprannominata “Vaysha la cieca“. Intrappolata tra due tempi inconciliabili, la ragazza è condannata ad essere sempre triste per ciò che è stato e tormentata da ciò che sarà.
Ma che cosa è il tempo?
Qualcuno cantava now that you found it, it’s gone | now that you feel it, you don’t.
Insomma, anche noi come la povera Vaysha siamo spesso ciechi di fronte a questo enigma. Il tempo è qualcosa che ancora oggi non riusciamo a definire con certezza, sappiamo solo che sembra sempre sfuggire al nostro controllo pur controllandoci.
In questa storia metaforica di saggezza e bellezza basata sull’omonimo racconto di Georgi Gospodinov, il regista Theodore Ushev ci ricorda quindi l’importanza di mantenere la nostra concetrazione nel momento presente.
Perché il momento giusto non era ieri.
Il momento giusto non sarà domani.
Il momento giusto era e sarà sempre adesso.
Titolo originale | Blind Vaysha
Regia | Theodore Ushev
Anno | 2016
Durata | 8 min
Soundtrack | Kottarashky