Give Me 5 (Sweet 16 (+10) Edition) | vol. 99
26 anni fanno tanto stato di transizione, un’entrata in punta di piedi nel dark side dei venti senza il fascino peccaminoso del ventisettesimo anno di vita, che sappiamo tutti essere la roulette russa degli amanti del bello e dei belli e dannati.
Perdonate il personalismo -e il ritardo dovuto a nottate da viveur- ma senza l’ansia dell’orologio biologico (e la cucina Scavolini, il sette e trenta, le smagliature, l’iscrizione all’AIRE) e quella del patema adolescenziale, voglio interpretare questo arco temporale come qualcosa da gustare e riempire, prendendolo con una citazione della cara (e pazza) Alda Merini:
“spazio, spazio, io voglio tanto spazio, per dolcissima muovermi ferita”
Un GiveMe5, cinque canzoni per finire i 25 e iniziare bene i ventisei
Cosmo – Le cose più rare
Un equilibrio instabile tra profondità e necessità di muoversi, un gioco di bassi che trasporta lontano, oltre i confini e gli spazi giganteschi, e le piccole crepe interiori che si annidano tra i desideri inespressi, le occasioni mancate.
The Cake – Short Skirt, Long Jacket
Sessualmente emancipata e intrinsecamente velocissima. Ha abbandonate le spoglie di bruco per rivelarsi una meravigliosa Vanessa. Più che intellettual è felice di vivere, e rivende i lasciti di un’adolescente schiva e sensibile come perle di saggezza, d’altronde si è presa vent’anni per affinare le armi.
The Smiths – Please, please, please, let me get what I want
E’ sempre tempo di cambiamento, è sempre il momento di tremare davanti a quello che abbiamo cercato e quello che abbiamo ottenuto
Manu Chao – L’Automne Est Las
Nostalgici ma decisi a restare, o piuttosto a essere come quelle piante dalle radici fronzolute e aeree, sognanti e sconvolte, eternamente disordinate.
Fabrizio de Andrè – Franziska
Franziska, un’attitudine da sbarbina, l’insostenibile leggerezza dell’essere.