Shin Godzilla contro i funzionari amministrativi di Hideaki Anno
Da oggi e per tre giorni, le sale cinematografiche italiane trasmetteranno quel grosso mostro di Shin Godzilla di Hideaki Anno. Letteralmente il nuovo/vero Godzilla NON è un altro film su Godzilla. O meglio, lo è molto di più di tutti gli altri recenti lucertoloni verdi che abbiamo visto negli ultimi anni.
Anni luce lontano da quell’accozzaglia di scaglie di Roland Emmerich, ma anche dal pregevolissimo fratello sputaplasma di Gareth Edwards (comunque uno dei migliori reboot della serie), il mostrone di Anno è un vero e proprio ritorno alle origini. Quelle di mostri di gommapiuma che distruggono palazzi di cartone. Ma anche quelle della critica sociale e della satira. Perché la maggior parte della metratura di Shin Godzilla vede funzionari amministrativi giapponesi correre da una stanza all’altra, da una riunione all’altra, senza decidere alcunché. Finché non arrivano gli americani (c’è anche spazio per un accenno di romance tra i due protagonisti di paesi diversi), che propongono di nuclearizzare tutto, con ottimo pensiero concreto. L’apparato burocratico del Giappone forse spaventa anche di più di un mostro che è evidentemente figlio del nucleare – e gli avvenimenti di Fukushima hanno riportato, quanto meno nel paese del sol levante, in auge il terrore delle radiazioni. Si tratta di un mostro sofferente, mutato ed in continua mutazione, dismorfico, con le mani rivolte al contrario, proprio ad indicare la sua composizione malata, radioattiva. E di fattura profondamente umana (come indica l’ultima emblematica scena). Ormai però nulla rimane delle fatture originarie e Shin Godzilla è pura natura, senza direzione, senza (evidente) scopo, se non quello di sopravvivere.
Anno riporta la saga ai suoi fasti originali, e lo fa rendendola quanto mai giapponese. Prende in giro tutti, crea un prodotto pensato per il mercato interno, ma che piace al mondo intero. Per gli appassionati, Hideaki Anno è anche l’ideatore di Neon Genesis Evangelion, storica serie anime che ha rivoluzionato il mondo dei robottoni, rendendolo metafisico. L’influenza di quel mondo si sente anche in Shin Godzilla, che rappresenta una sorta di “primo incontro” con le creature mostruose presenti anche in Evangelion. La colonna sonora dello stesso compositore e molte scene dall’impianto registico pressoché identico, manderanno in visibilio i milioni di fan sparsi ovunque, aggiungendo ragioni per vedere un film già di per sé ottimo.
Più gommapiuma per tutti!