97%, l’amore ai tempi delle dating app di Ben Brand

97%, l’amore ai tempi delle dating app di Ben Brand

Non c'è campo per i sentimenti

Come è cambiato l’amore con le app di dating? Con 97% Ben Brand ci confronta con una app che si colloca a metà via fra Tinder e quei giochi che si facevano nei primi 2000 (ve li ricordate? “Invia tuo nome suo nome e scopri la percentuale della vostra intesa!” Non ve li ricordate? Ma quanto cazzo siete giovani?? Non vi vergognate??). E con le conseguenze di questa.

Un uomo di mezza età (tipo pochi anni più di me, intendiamoci) riceve la notifica che nei paraggi c’è un match col 97% di probabilità di essere affine. E inizia a cercare questa possibile anima gemella saltando su e giù dalla metro, seguendo le distanze indicate sul cellulare. Cerca di riconoscerla fra la folla, dai dettagli che la app riporta (il sorriso, i capelli, l’altezza… ovviamente in assenza di una foto a viso intero). Ed è così preso da lasciarsi scappere una possibile occasione irl (per i non-nerd, vuol dire “in real life”, opposto al mondo virtuale, appunto).

Il tema è trattato con leggerezza ed ironia, senza però che manchi sul finale una vena di tristezza per quello che sarebbe potuto essere. Il mondo cambia e con lui cambiamo anche noi. Come si fa ad incontrare persone nuove, lavorando 10 ore al giorno? La tecnologia può venirci in aiuto, ma potrebbe pretendere da noi una forma di pagamento. I sentimenti stanno cambiando, così come le possibilità di incontro (così come le parole inglesi che uso qui e che capiamo perché ormai parte della nostro common ground).

Chiunque abbia provato una qualunque di queste app, conosce quella sensazione mista fra gioco e voyerismo, fra narisismo e necessità di comunicazione, fra vuoti da riempire e solitudine percepita anche in compagnia. La relatà è che siamo più soli di come eravano un tempo (o forse siamo sempre stati soli). E la tecnologia può aiutarci, forse. O almeno è quello che promette. Vivo in un Paese che ha diverse app specifiche per i locali (oltre i soliti Tinder e Happn, tutte in lingua tedesca), che vengono pubblicizzate da enormi cartelloni pubblicitari nella metro. Una di queste è dedicata agli over 50.

Ben Brand ci parla di questa tecnologia e dei suoi rischi, senza abbandonarsi a giudizi o a patetismi, ma rimarcando con leggerezza i rischi e le possibilità. Non baste fare swipe a destra.

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