72 ore a Bratislava in Dicembre: manuale di sopravvivenza
Parliamoci chiaro: basterebbero 24 ore per visitare Bratislava.
Tuttavia, se volete evitare di fare beneficenza a Ryanair con un volo alla domenica sera, vi consigliamo di valutare il rientro di lunedì e diluire il vostro soggiorno in 72 ore.
Avrete quindi bisogno di un manuale di sopravvivenza.
Info utili
- Bratislava è in Slovacchia (si sa mai, ndr)
- Moneta utilizzata: Euro (ma, sappiate che i cashless payments sono accettati praticamente ovunque, senza quella vecchia storia del POS sopra i 60€)
- Stessa ora italiana, non c’è fuso orario
- Bratislava fa circa 500.000 abitanti (tranquilli, li vedrete tutti ai mercatini di Natale)
- Siete in un Paese post sovietico: aspettatevi un’architettura variegata, cibo leggerissimo tipico del centro Europa e un cazzo di freddo non irrilevante
Cosa vedere
Infilatevi nelle viuzze del centro storico. Puntate la Cattedrale di San Martino su Google Maps, cercate di memorizzare le svolte e guardatevi intorno. Vie acciottolate e antiche case di colori abbastanza inaspettati si alternano a costruzioni post sovietiche che riescono a sembrare più vecchie di loro.
A differenza della piazza centrale, che è il centro nevralgico del passaggio, queste vie – anche nel weekend – riescono a rimanere particolarmente vuote. Riuscirete a soffermarvi su qualche scorcio in solitaria tra risalite, curve e ingressi che nascondono scale di pietra.
Un grande plus: il vento tendenzialmente qui non si percepisce. Ne riparleremo.
Alla Cattedrale di San Martino si arriva lateralmente, ma proprio nel senso che la facciata praticamente aggetta su una sorta di tangenziale. Bella, ma non ci vivremmo.
L’interno è gotico: illusioni di luce, colonne, grigi e vetro. Che è un po’ tutto quello che ci ricordiamo dai libri di storia dell’arte del liceo.
Uscendo è il momento di abbandonare la storia antica per buttarsi nel passato recente.
E qui è un po’ Bratislava che si crede Seattle e ci sta: se avete visto almeno una puntata di Grey’s Anatomy, sapete di cosa stiamo parlando.
Benvenuti sul ponte UFO – per i cittadini di Bratislava: Most SNP. Ovvero Ponte dell’Insurrezione Nazionale Slovacca sopra il Danubio.
UFO perché sopra c’è un disco che sembra un UFO, molto semplice.
Attraversate il fiume lungo il passaggio pedonale e scendete nel parco sottostante: potreste inciampare in una corsa di Babbi Natale (true story, ndr).
Da lì vi consigliamo di riattraversare il ponte dal lato che affaccia sul castello: sarà la vostra prossima tappa. Per salire preparatevi a fare un po’ di gradini – ma non troppi. Arrivati in cima vi troverete su una piccola collina che domina la città. Il Castello è imponente, bianco e con il tetto in laterizi, sicuramente non una delle costruzioni medievali che siamo abituati a vedere in Italia o in Francia. Ci siamo fidati delle guide e abbiamo optato per non entrare, privilegiando i giardini sul retro. Belli e curati, sicuramente piacevoli da fruire in estate.
Scendendo, puntate verso la piazza centrale: Hlavné Námestie. Sarà difficile perdersi, tranquilli. Facendo un rapido calcolo delle distanze, sarà ancora pieno giorno ma avrete freddo. No problem: è il momento di prendere il primo di infiniti bicchieri di mulled red wine (vino caldo speziato) ai mercatini di Natale. La piazza centrale nel mese di dicembre si trasforma in un vero e proprio villaggio a tema: casette natalizie bianche e rosse, alberi addobbati a dovere e luminarie. Per questo, tassativo, è importante tornarci la sera perché l’aspetto cambia radicalmente diventando una versione live di A Christmas Carol, in chiave slovacca.
Quello sarà anche il momento per approfittare di salire sulla torre del municipio (per una cifra particolarmente onesta: 3€). È una delle ultime costruzioni in pietra ancora in piedi in città. Dopo una breve serie di scale a chiocciola, dalla cima potrete godere della vista dei mercatini illuminati dall’alto: ne vale la pena. fidatevi!
E scendendo – of course – altro mulled red wine (anche in questo caso: fidatevi!).
La cosa incredibile è che in un centro storico così piccolo, i mercatini di Natale non si limitino a questa già gremita piazza. Poco distante, in piazza Hviezdoslav, un’altra lunga fila di casette natalizie che chiaramente vendono tutte le stesse chincaglie (quant’è bello il termine “chincaglie”, boh) ma rendono bene l’atmosfera delle feste. Altro vino caldo, salsicce, panini, berretti, guanti e piccoli lavori di artigianato.
Qui siamo fuori dalle alte mura delle case della piazza centrale: mind the windchill.
Se siete così fortunati da capitare a Bratisalva durante una giornata di sole, vi consigliamo di visitare la Chiesa Blu (Chiesa di Santa Elisabetta) per l’occasione perché avrà lo stesso colore del cielo. Una vista sicuramente inattesa e sorprendente. Fun fact: è blu (azzurro puffo) anche tutto l’arredo interno.
Dove mangiare (cosa)
È un tema, senza dubbio. Ma non per la scelta dei menù, anzi. Come abbiamo solo brevemente e raramente menzionato, a Bratislava a dicembre può fare freddino. Pause cibo prolungate e cene al caldo sono indubbiamente una soluzione che cercherete.
La cucina tipica è quella dell’Europa centro orientale. Piatti a base di patate (gnocchi stile ‘pierogi’ polacchi), formaggi cremosi saporiti, salsicce, zuppe, crauti. Insomma, non esattamente light, ma dopo aver affrontato una nevicata o una ventata artica è quello di cui avrete bisogno.
Per mangiare alla slovacca maniera abbiamo provato – felicemente – tre posti. Sicuramente con alcuni aspetti turistici, ma indubbiamente buoni e con un ottimo rapporto qualità prezzo. Klastorny Pivovar è un posto a metà tra una vecchia chiesa e un antico castello nel cuore del centro. Fun fact: dal menù apprendiamo che la birra prima delle 18 costa ben 10 cent in meno. È giusto rilevare – infatti – che non pagherete mai mezzo litro di (buona) birra a Bratislava più di 2,5/3 euro. Prosit!
Sulla stessa scia è lo Slovak Pub. Tra stufe a legna e tavolate da trattoria balcanica, non vi deluderà. E comunque – per la prima volta – di fronte alla un po’ criptica lingua slovacca (eufemismo), un menù con alcune figure è stato cosa assai gradita.
Un po’ più caro (30 euro a testa, bevendo qb, prendendo dessert e slivoviza – per intenderci), ma di qualità decisamente più alta è il Koliba Kamzik. Provate il piatto col cervo e i funghi: buonissimo. Il locale sembra così simile a una sorta di casetta di Babbo Natale che viene anche da chiedersi come si fa a non provare uno strano senso di jet leg stagionale presentandosi a cena ad Aprile, ad esempio. In caso fateci sapere!
Spostandoci sulla cucina più continentale – potreste desiderarla a un certo punto – c’è da dire che la scena di Bratislava è molto ricca in termini di posti gentrificati / post industriali / bohémien (tutto questo tutto insieme). Benedetta maledetta globalizzazione.
Tra i vari, consigliati caldamente: Urban House coi suoi divani e le luci psichedeliche nei bagni, il St. Germain Bistrot con i tavolini un po’ parigini, le pareti ricolme di librerie e un bagno delle donne particolarmente curato. E poi il Soho Bistrot, un asiatico dove potrete variare la dipendenza da zuppe con profumi di coriandolo, banana e citronella.
Non da ultimo, per buttarsi su ottimi pancakes dolci e salati c’è Pancakes (sic).
Avremmo voluto provare anche il messicano (volete mettere?) – Mezcalli Bratislava – ma purtroppo non siamo stati sufficientemente illuminati da controllare prima il giorno di chiusura. Anche qui, in caso, fateci sapere.
Dove bere (cosa)
Dicevamo. A Bratislava si beve. E si può bere bene spendendo tendenzialmente molto poco. Talvolta anche i vini italiani costano meno che in Italia (tra l’altro).
Siccome per le ragioni sopra menzionate vi troverete a rifugiarvi spesso in birrerie e vinerie, potreste farlo da CORK wine bar, che offre una piccola selezione di vini slovacchi e una ampissima selezione di vini internazionali – oppure da Zil Verne, una birreria piccola, disordinata ma dal personale gentilissimo, che offre invece una selezione in continua variazione di 12 birre alla spina ceche e slovacche. Di fronte al bancone il confine non si è mai risollevato.
Dove dormire (4 stelle a prezzi convenienti)
1. Crowne Plaza Bratislava, proprio nel cuore della città. Ottimo rapporto qualità-prezzo, ospita molti internazionali in viaggio d’affari o di piacere.
2. Hotel Devin, da scegliere se preferite un affaccio diretto sul Danubio. Camere eleganti e ristorante gourmet. Comunque a pochi passi dal centro città.
Unexpected tips (consigli EXTRA)
Sempre a proposito di sopravvivenza, per vivere la città fino in fondo cercando di capire come fa chi ci è nato, abbiamo testato anche una serie di attività alternative finite le camminate alla scoperta del centro, anche se un’ottima idea è quella di visitare la città tramite bus. Rilassatevi una sera al cinema (ce ne sono almeno due che offrono film in lingue inglese: il Cinema City e il Lumière Kino) oppure andate a farvi un paio di salti nella sala giochi accanto al Cinema City.
Se poi vi siete prenotati un hotel con SPA o sauna siete a cavallo. Verificate prima che non sia in ristrutturazione o chiusa per covid (a dicembre 2022): we know what we are talking about. Ci è stata segnalata anche la SPA del Grand Hotel River Park: piscina riscaldata coperta con parete di vetro che affaccia sul Danubio.
Quindi.
Bratislava si fa. Si fa piacere e si fa perdonare le sue sferzate gelide. Da sempre ignorata dalle rotte principali del turismo, non ha niente da invidiare ad altre simili città dell’Europa centro orientale se non – forse – la dimensione. Ma per fare qualche giorno alla scoperta senza fretta e l’ansia di non riuscire a vedere tutto, è indubbiamente una meta alternativa che vi consigliamo di provare.